venerdì 2 maggio 2014

La mattina a Uttarkashi
UTTARKASHI
Un Sadhu a Uttarkashi
Sadhu

Rishikesh: bagno nel Gange

Uttarkashi: per scaldarsi
UTTARKASHI  2 maggo 2014
Nel cuore vero dell India, gli unici stranieri che ho visto in giro.
Ieri siamo arrivati a Dheli, poi l aereo fino a Dhera Dun. Qui abbiamo aspettato il bus per Rishikesh, ma siccome tardava molto abbiamo preso un taxi.
All aeroporto di Dheli abbiamo incontrato un ragazzo di Dhera Dun, e sentendoci parlare italiano ha voluto sapere di noi. Fa il marinaio, sta facendo tirocinio per diventare comandante in seconda, ed era imbarcato sulla nave italiana  .. (mi sfugge il nome, e' famosa perche' era stata sequestrata dai pirati somali)  ora ha preso un periodo di vacanza prima dell'esame finale. Gli ho detto della nostra intenzione di fare il pellegrinaggio alle 4 sorgenti sacre del Gange: si e' emozonato, ci ha detto che stiamo facendo una cosa grande, non aveva parole per esprimere il suo apprezzamento. Gli ho detto delle mie perplessita' . Mi ha detto di non preoccuparmi, se la nostra volonta' e' di portare a termine il pellegrinaggi, Shiva ci aiutera'. Non preoccupatevi Shiva sara' con voi. Sono sicuro che finirete il vostro Char Dham Yatra.
Scendendo a Dhera Dun mi a lasciato ilsuo nome, quello della madre e della sorella e venti dollari: per fare un offerta in ognuna i quattro templi.
Rishikesh: citta' sul Gange, con i sadhu che si purificano nelle sue acque. E tanti occidentali che frequentano le scuole di yoga e gli ashram.
Stamattina abbiamo preso alle sei abiamo preso il bus per Uttarkashi, tra le montagne. Sono circa duecento km e ci abbiamo messo otto ore. Tutta strada di montagna, curve, strada a volte dissestata. La montagna qui e' molto friabile, quando piove frana tutto. Quando arrivano le correnti calde dei monsoni, piene di umidita', trovano le montagne, le nuvole si alzano, diminuisce la temperatura e scaricano metri di acqua su  queste montagne, Frana tutto, comprese le strade.  E immancabilemente ogni anno le ricostruiscono, le liberano dalle frane. Si vedono grossi massi e piccole frane dappertutto. E grosse macchine per mvimento terra che cercano di ripristinare la viabilita' prima dell'arrivo della fiumana dei pellegrini.
Sul bus ero vicino a una donna, che oltre a occupare il suo sedile, per stare piu' comoda ne occupava parte del mio. Il fatto che io fossi praticamente appiccicato a lei non le importava molto.
A meta' strada e' scesa. Sono salite due signore, una si e' seduta vicino a me. Poco dopo si e' spostata verso di me per fare un po di spazio anche all'amica: anche lei era appiccicata a me. Nessun problema: un bel sorriso e va tutto bene.  Sono scese e si e' seduto un signore. Anche lui poco dopo mi si e' accostatoper fare sedere anche una ragazza.  Qui in India lo spazio intimo e' piu' ridotto che da noi: per noi abbiamo uno spazi intimo di mezzo metro, qui si puo' ridurre anche a zero.
Pero' questo signore mi ha detto che il fiume che stiamo costeggiando, la Bhaghirati, affluente del Gange, dalla sorgente a Gangotri si chiama Gangotri, poi da Gangotri a circa Harsil si chiama  Janvi, da Harsil a Devprayag Baghirati, e poi Ganga (Gange).
A Rishikesh faceva un caldo isopportabile, qui a Uttarkashi siamo sui milleduecento metri, si sta meglio, pero' nel pomeriggio e' piovuto: speriamo bene.
Domani si incomincia a camminare: CI AVVIAMO AL  lago di Dodi Tal, per poi svalicare sui 4000 metri per portarci nella valle della Yamuna e raggiungere la prima sorgente: Yamunotri .
Questa mattina a Rishikessh mentre andavamo a piedi alla stazione dei bus siamo passati davanti ad minuscolo e malandato igloo fatto con un tendone, alto circa un metro e grande un metro e mezzo per un metro e mezzo. Ho detto a Giovanni: probabilmente qui ci dorme qualcuno. Ci dormiva una mamma con due bambini.